Della spuma di mortadella, come di altre ricette della vecchia scuola bolognese, per un certo periodo si sono perse le tracce. Forse, per questo motivo, da quando, negli ultimi anni, è tornata di moda, c’è chi ha pensato che la spuma fosse un incantesimo uscito dal cilindro dei maghi del cibo di strada. Invece no.
Si tratta di un piatto bolognese al 100%.
Nel 2004, la delegazione cittadina dell’Accademia della Cucina Italiana ha depositato con atto notarile la ricetta “autentica” presso la locale Camera di Commercio.
Le sue origini affondano nella storia gastronomica di Bologna e sembrano legate al riciclo degli avanzi della mortadella provenienti da altre preparazioni. Da un’esigenza di riciclo non poteva nascere nulla di più buono.
E altro non si sa.
Questa, per me, è una ricetta speciale visto che mi ricorda gli anni in cui ero un giovane ricercatore di storia contemporanea dell’Università di Bologna.
Dopo avere terminato il Dottorato di ricerca, tornai a lavorare nella facoltà dove mi ero laureata.
In quel periodo lavorai anche come editor per Il Mulino, storica casa editrice bolognese.
Di editing e pranzi
Questa ricetta è un dono che ho ricevuto da una incredibile cuoca bolognese.
Pensare a lei mi riporta agli anni felici, oltre un decennio, che ho trascorso lavorando come editor del settore riviste de Il Mulino. Un lavoro che mi ha permesso di leggere in anteprima saggi e articoli scritti da alcuni dei più brillanti intellettuali italiani e stranieri; di partecipare e organizzare convegni viaggiando.
Grazie a quel lavoro ho preso confidenza con piani editoriali e organizzazione di eventi. E con le persone: autori, colleghi della redazione, personale del Mulino e poi lei, la signora Magda, cuoca sopraffina.
So che il legame tra la ricetta e la mia vita da editor è ancora avvolto nella nebbia ma arrivo al punto.
Era consuetudine che le redazioni delle riviste si riunissero almeno una volta l’anno.
A ogni gruppo era assegnata una sala riunione. Per fortuna il palazzo di Strada Maggiore che ospita la casa editrice è enorme e bellissimo. Averlo potuto “vivere” è stato un altro privilegio legato a quegli anni.
Le riunioni duravano tutto il giorno e la pausa pranzo si svolgeva all’interno.
A occuparsi di tutti noi, decine di professori e giovani ricercatori affamati, era lei.
La signora Magda
Dalla piccola cucina della casa editrice uscivano piatti e profumi che non posso dimenticare.
Al termine del pranzo mi attardavo sempre con lei scambiando qualche parola e aiutandola con i piatti.
Un giorno le chiesi la ricetta della mousse, a Bologna chiamata anche spuma. Lei, sorridente e gentile, fu ferma.
Nel dirmi di no.
Pensavo non ci fosse altro da aggiungere, fino al giorno in cui entrando nell’ufficio di Carla, responsabile dell’intero settore riviste, trovai ad accogliermi un viso sorpreso che sventolava un plico di fogli.
“Come hai fatto? Adesso me lo devi dire”. Erano le ricette di Magda. Non una, tutte.
Breve nota sul lavoro di un editor
Non è “solo” la persona che rilegge e pulisce la pagina dai refusi e rende fluida la lettura. L’editor che ama e sa fare il suo lavoro scova le parole rimaste nella punta della penna dello scrittore e le riporta nel testo in modo che l’autore non si senta esautorato ma compiutamente realizzato. Ho amato molto quel lavoro.
Hai mai provato questa ricetta? Spuma di mortadella
Se è la prima volta, non avere timore, occorre più tempo a leggere la lista degli ingredienti -ed è tutto dire visto che sono pochissimi- che non a farla. Ma non sottovalutare le insidie, leggi i consigli per una spuma memorabile.
- La spuma di mortadella, o mousse, ha la consistenza di un paté morbido e puoi servirla come antipasto, aperitivo, merenda.
- Il primo segreto della spuma di mortadella è rispettare il delicato equilibrio tra gli ingredienti.
Utilizza le dosi indicate. Fidati della ricetta. - Il secondo segreto riguarda la qualità degli ingredienti. Un parmigiano o una mortadella mediocri producono una spuma triste, come si dice a Bologna. Cioè, poco buona.
- Latte, si o no? È buona anche senza, il latte la rende più morbida. Lo stesso vale per la panna liquida non dolcificata. Se monti un piccolo quantitativo di panna e incorpori delicatamente alla spuma, avrai una spuma da grandi occasioni.
- Puoi portarla a tavola con streghe bolognesi e grissini o farcire dei vol au vents. Ma va bene anche spalmata sul pane. Per non parlare dell’abbinamento con i biscotti al parmigiano (QUI trovi la ricetta).
- Puoi utilizzarla anche per condire una pasta fredda.
Cucina bolognese, e la vita ti sorriderà.
Monica
Keep in Touch
- Per ricevere storie di storia gastronomica, memorie culinarie e ricette inedite iscriviti alla mia newsletter.
- Se ti va puoi seguirmi anche su Instagram, Pinterest e Facebook.
Spuma di mortadella
Equipment
- frullatore o mixer
Ingredienti
- 250 g di mortadella Igp a cubetti
- 110 g di ricotta mista o di mucca (no pecora)
- 20 g di Parmigiano reggiano grattugiato
- 120 g di latte intero o di panna liquida non dolcificata
Istruzioni
- Allaccia il grembiule.
- Disponi sul tavolo e pesa gli ingredienti.
- Trita la mortadella nel mixer con Parmigiano, ricotta e latte fino a che la spuma è soffice e omogenea. Se ti sembra necessario, aggiungi uno o due cucchiai di latte.
Consigli
- Se vuoi esagerare in bontà, monta 30 g di panna liquida non dolcificata e incorpora delicatamente alla spuma.
- Conserva la spuma di mortadella in frigorifero fino al momento di servire.
- Prepara la spuma il giorno stesso in cui la consumi.
14 Commenti
Anna Maria Bungaro
Ho letto interamente la tua storia, che ho trovato molto interessante, ti seguo da un po’ di tempo e ti ammiro. Io sono convinta che “in cucina ci voglia tempo” oltre a una particolare predisposizione e bravura, in piccolissime dosi (quasi microscopiche) ho qualcuna di queste caratteristiche ma sono molto lontana dalla tua bravura. Complimenti, continuerò a seguirti con intrresse
Monica
Cara Anna Maria, prima di tutto grazie delle tue parole. La mia cucina virtuale è qui, sempre a disposizione di chi passa cercando una ricetta, una storia, un fornello acceso con una pentola che borbotta… Sono d’accordo con le cose che dici. La cucina vuole tempo! Per questo dico sempre che è necessario leggere per intero una ricetta per capire se abbiamo a disposizione quello che serve per la preparazione. Guardare un video non è sufficiente per cogliere fino in fondo tempi e difficoltà. Vediamo un riassunto di immagini che fa sembrare tutto facile e veloce e poi… la delusione. Al contrario, leggere fino in fondo il testo di una ricetta mette in condizione la cuoca o il cuoco di capire meglio quanto tempo servirà e se la difficoltà è alla sua portata. Un po’ di predisposizione aiuta, la pratica fa tantissimo. Io ho iniziato a cucinare tardi, all’inizio era mera sussistenza. Da pochi anni, rispetto a quelli che ho, ho impresso, come dire, una accelerazione e, lo stesso, credimi, sono una cuoca che deve ancora imparare tanto. Non credo che la distanza tra noi sia così ampia, penso piuttosto che la mia scelta di vita mi porti in cucina più spesso e quindi ho più occasioni di allenamento. Ecco, tutto qui. Grazie di essere passata e fermata, ti aspetto ancora. Buona cucina, Monica
lalli
Che bella ricetta e storia !!
Monica
Grazie di cuore Lalli, buona cucina. Monica
Sabrina
Salve Monica, mi chiamo Sabrina e oggi sono capitata casualmente sul suo blog.
Leggendo la ricetta dei biscotti salati al parmigiano accompagnati da mousse di mortadella, mi chiedevo: quanti biscotti e quanta mousse corrispettiva preparare per un antipasto da servire a 50 commensali? Grazie ????
Monica
Salve Sabrina, benvenuta sul blog e nella mia cucina virtuale. Riguardo alle quantità di biscotti e spuma per un antipasto per 50 persone, direi di contare senz’altro almeno 3 biscottini a testa (con la ricetta che trova sul blog si ottengono circa 50 biscotti, quindi 3 infornate). Per la spuma credo dovrà lavorare almeno un chilo di mortadella. La quantità di entrambi dipende dalla presenza di altri antipasti: se cucina altre cose faccia al massimo 600-700g di spuma. Le lascio il link a un post di economia domestica dove, sulla base della mia esperienza di private chef e cuoca presso la mia struttura ricettiva, ho raccolto alcuni consigli per l’organizzazione di tavole e menù per eventi (https://www.tortelliniandco.com/organizzare-un-evento-food/ ), buon lavoro! Monica
Stefania Failla
Ottima????????????
Monica
Grazie di cuore Stefania! Buona cucina, Monica
Rossana
Quanto si può tenere nel vasetto in frigorifero? Grazie
Monica
Salve Rossana, pochissimo perché la mortadella si deteriora in fretta. Il mio consiglio è farla la mattina per la sera o, al massimo, la sera prima per il giorno dopo. Dopo un riposo di circa 30 minuti è perfetta per essere mangiata, buona spuma! Monica
GIULIANA GHERARDI
Che bella questa storia ! Talmente bella che mi stavo dimenticando di copiare la ricetta !!!!!
Monica
Grazie Giuliana, mi piace accompagnare le ricette che pubblico con vecchi aneddoti di famiglia, il racconto dei fatti della vita che mi sono capitati, particolari riguardanti gli ingredienti o la storia stessa della ricetta. Tra parentesi, aggiungo che questa spuma merita un assaggio. Buona cucina, Monica
Claudia
Non sembra difficile
monica
Ciao Claudia, in effetti questa è una ricetta della tradizione alla portata di tutti. La cose importanti per una buona riuscita della spuma o mousse di mortadella sono solo due: attenersi alle quantità e mantenere la proporzione tra ingredienti; scegliere prodotti di prima qualità. Buona spuma, Monica :)