Che contorno sontuoso.
Forse è per questo che si tende a credere che l’insalata russa sia un piatto difficile da fare.
Ma cosa ne dici di leggere la ricetta prima di scartare l’idea?
Contorni
In cucina, la parola contorno indica un piatto di verdure o legumi che accompagnano la pietanza principale. L’insalata russa, che pure appartiene a questa categoria, è talmente speciale da non temere di passare inosservata.
Sulla mia tavola di quando ero bambina era un contorno, anche se si preparava per occasioni speciali e per il pranzo di Natale. E anche Pellegrino Artusi, nell’indice del suo libro L’Arte di mangiar bene, inserisce la ricetta nella sezione Erbaggi e Legumi che sulla tavola di oggi sono contorni.
Ma puoi servirla anche come antipasto, aperitivo o pietanza, in questo caso mescola alle verdure degli sfilacci di lesso o bollito cotti nel brodo.
Una buona insalata russa deve avere verdure croccanti e maionese di qualità. La migliore è quella fatta in casa e di un giallo quasi fosforescente, ma se preferisci comprarla, acquista la migliore. Forse è ancora più importante delle verdure: è la maionese l’elemento che fa la differenza tra una insalata russa anonima e una superba.
Ho usato ingredienti tradizionali come patate, carote e piselli (surgelati perché in pieno inverno non sono di stagione). A seconda del periodo dell’anno, puoi cambiare le verdure. Ad esempio utilizzando dei fagiolini. Nonna Sara usava anche piccoli pezzi di cavolfiore bianco.
Ma prima di leggere la ricetta, lo sai che questo è un piatto antico e ricco di storia?
Origini storiche della ricetta
Le origini della ricetta rimandano a paesi e momenti diversi.
C’è chi indica la sua origine in una ricetta piemontese, chi francese, chi franco-russa.
Alcuni la collocano nell’Ottocento, altri ritengono che abbia fatto la sua comparsa in epoca precedente.
Quello che penso da studiosa di storia è che le cose, prima di “diventare storia” ed entrare nei libri, hanno un momento di incubazione durante il quale assumono le caratteristiche che poi divengono note a tutti. Succede per gli eventi, ad esempio una rivoluzione non scoppia all’improvviso avulsa dal contesto sociale, economico e culturale.
E lo stesso vale per una ricetta.
Tra le origini possibili, una è sicuramente sbagliata. Non può essere nata in Francia durante il periodo detto della Belle Epoque (primo quarto del XIX secolo). Sebbene gli anni precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale furono goderecci e spensierati, l’insalata russa non è nata in quel periodo. Come faccio a dirlo?
Non sono io a dirlo, sono le fonti
Il ricettario Il Re dei Cuochi, trattato di gastronomia universale di Giovanni Nelli del 1868, annovera per la prima volta la ricetta dell’insalata russa in un libro di cucina (quindi molto tempo prima della Belle Epoque).
Anche Pellegrino Artusi cita il piatto nel suo libro l’Arte di mangiar bene già nelle prime ristampe di inizio Novecento.
Lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari (La Cucina Italiana, ed. Laterza), cita un banchetto ottocentesco durante il quale furono offerti dei panini alla russa, cioè farciti con insalata russa.
Nel corso del Settecento non c’è testimonianza di un piatto simile e per questo motivo, in attesa di nuove scoperte, possiamo dire che probabilmente le sue origini sono da collocare tra fine Settecento- inizio Ottocento in Europa.
Prima dei consigli e della ricetta, ti lascio con due curiosità.
La prima porta in Russia dove l’insalata è nota come Olivier dal nome dello chef francese che introdusse la ricetta nel paese poco dopo la metà dell’Ottocento.
La seconda verso Romania e Moldavia dove la salad de boeuf si prepara con sfilacci di carne di manzo.
Nel corso dei secoli è stata apprezzata da ricchi e potenti, re e regine.
La tua tavola è forse da meno? E allora, allaccia il grembiule che è ora di cucinare.
Buona cucina, Monica
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Consigli
Se le verdure sono umide avrai una insalata russa acquosa. Fai attenzione, dopo avere cotto le verdure in acqua, scola e metti su un telo pulito o su carta da cucina. Poi asciuga con delicatezza.
Se non hai tempo di fare la maionese, insaporisci quella che hai comprato con un cucchiaino abbondante di capperi tritati e uno di senape da mescolare alla salsa prima di amalgamare insieme tutti gli ingredienti.
La quantità della ricetta è un contorno generoso per 4 persone o un aperitivo per 6 da servire con streghe croccanti.
Insalata Russa
Ingredienti
Per 4-6 persone
patate a pasta gialla, 300g
piselli, 200g
carote, 150g
capperi, 1 cucchiaino abbondante
maionese, circa 200g
sale grosso e fino q.b.
Procedimento
Sbuccia le patate e pulisci le carote.
Tieni separate le verdure, che hanno tempi di cottura diversi, e taglia tutto a cubetti piccoli.
Sbollenta in acqua salata le patate (circa 10 minuti da quando l’acqua bolle); poi fai lo stesso con le carote (cottura circa 8 minuti) e con i piselli (bastano pochi minuti).
Stendi le verdure su un canovaccio coperto con carta da cucina, tampona leggermente e fai asciugare bene prima di procedere.
In una ciotola mescola la maionese con dei capperi tritati finemente (che prima avrai lavato sotto acqua corrente).
In un’altra ciotola mescola le verdure e aggiungi la maionese a cucchiaiate, sempre mescolando. Assaggia e, se serve, aggiusta di sale.
Tieni da parte un po’ di maionese per decorare l’insalata russa prima di servirla.
Dopo aver scelto il piatto dove servire l’insalata, rivesti uno stampo che abbia una circonferenza adatta alla base del piatto, fodera con pellicola trasparente in modo che fuoriesca dai bordi, riempi con l’insalata, ricopri con la pellicola in eccesso e riponi in frigorifero.
Al momento di servire, appoggia il piatto sulla ciotola, rovescia, alza la ciotola, elimina delicatamente la pellicola e decora con maio se e capperi interi.
Naturalmente puoi lasciare l’insalata in una ciotola di vetro e portare in tavola così.