So di averlo già scritto ma voglio ribadire l’idea: amo agosto e, soprattutto, le cotolette di melanzane che io chiamo alla bolognese ma, visto che fanno parte del repertorio della cucina contadina, sono più che certa che, con poche o molte varianti, esistano ricette sorelle in molte regioni italiane.
Sto per immergermi nella luce chiara e luminosa di una mattina di agosto, una mattina in cui so che il sole sarà caldo, il cielo azzurro, e la giornata infinita proprio come quando ero bambina e agosto era solo un altro mese di spensierate vacanze solo più bello visto che, finalmente, anche i genitori avrebbero raggiunto noi bambini già al mare con nonna, zie e cugini.
Prima di uscire ho giusto il tempo di rileggere la ricetta delle cotolette di melanzane, sul blog da qualche anno, scoprendo di non averla mai scritta e condivisa. E io che pensavo di rivederla per correggere eventuali refusi!
Colma di stupore, invece di uscire, ho deciso di sedermi subito al tavolo di lavoro, aprire il pc e scriverla.
Le cotolette di melanzane, come anche gli involtini di lattuga o il friggione sono ricette che da sempre fanno parte delle mie estati.
Estati di corsa
Ho avuto l’infanzia che ogni bambino dovrebbe avere.
E spero che esistano ancora bambini abbastanza fortunati da poter ricordare un giorno l’estate in cui tutto era una piccola avventura e in cui correvi in branco.
Ecco io ricordo soprattutto questo. Gruppi di bambini, i figli dei contadini della campagna dove era nata la nonna materna e dove andavamo spesso, e poi, al mare, i cugini e gli amici della spiaggia che ritrovavo anno dopo anno.
Tutti a braghe corte e gambe nude o costume.
Gambe che nel corso dell’estate da bianco mozzarella diventavano colore della carruba e spesso portavano i segni delle peripezie giornaliere: i segni rossi lasciati dalle ortiche, le punture degli insetti, le scottature.
Correvo nei campi di grano giallo e alto prima della mietitura e poi dalla riva del mare allo stabilimento balneare per raggiungere lo scivolo. Quando, dopo il bagno, ognuno di noi riceveva permesso e soldi per comprare merenda o gelato, raggiungevamo il bar della spiaggia correndo.
A ripensarci ora, correvo sempre, a piedi o in bicicletta. C’era questa urgenza di vivere, scoprire e fare che non contemplava l’azione del camminare, potevo solo correre.
Anche all’ora di pranzo, il branco arrivava a tavola di corsa e famelico, respinto da azdore severe che senza mani e faccia lavati non ci avrebbero fatto sedere. E, di nuovo, tutti a correre in bagno, tra spinte e risate, per poi trottare a tavola. Divoravamo letteralmente tanto e di tutto, quasi di corsa. E anche se c’erano piatti preferiti, c’è stato un periodo in cui avrei vissuto a cotolette di melanzane e zucchine fritte, andava bene qualunque cosa.
Ancora oggi, quando il sole d’agosto è alto e l’aria è carica di elettricità, sento il profumo di quei giorni avventurosi, quando l’avventura era correre liberamente e mangiare avidamente avvertendo veri morsi della fame.
Oggi, per gli standard della giovane me stessa di allora sono vecchia, ho impegni e responsabilità.
Non corro più ma, lo stesso, sento il richiamo, forse una nostalgia di ritorno, per quelle giornate infinite e vorrei che là fuori ci fossero ancora avventure da vivere correndo, con le gambe nude e sbucciate, in attesa di sentire “a tavolaaaa”.
Dicono che ai bambini di adesso non succeda più, anche se io mi auguro di cuore che non sia vero.
Cotolette di melanzane
Un pugno di ingredienti per una ricetta semplice di chiara origine campagnola.
Quelle di melanzane fanno parte del repertorio bolognese di cotolette insieme a quella di mortadella e alla cotoletta nota come alla Bolognese.
Le cotolette di melanzane e di mortadella sono tipici piatti di casa. Al contrario la Bolognese compare nei menù di molti ristoranti anche se quella autentica (senza panna e formaggio) non la fa più nessuno.
Quando ero piccola, le cotolette di melanzane erano sempre accompagnate dalle zucchine fritte come si fanno da noi, impanate nella farina e fritte. Un altro mangiare tipico della campagna bolognese e romagnola che è, da sempre, una ricetta molto amata. So che non è sul blog e la spiegazione risiede nel fatto che per tanto tempo sono state bandite dalla mia vita e dai miei ricordi. Quelli gastronomici, alla pari di altri fatti della vita, risvegliano episodi dolorosi che è più facile allontanare che affrontare. Comunque, mi impegno a condividere presto, ok?
Le cotolette di melanzane della mia infanzia erano fritte, certo, una volta si friggeva di più, ma puoi cuocerle anche al forno ottenendo un risultato soddisfacente in termini di crosticina croccante. Oggi anche io le preparo più spesso al forno.
Buona cucina, Monica
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Cotolette di melanzane alla bolognese
Ingredienti
- 200 g di pangrattato, non salato
- 4 uova
- 800 g di melanzane comuni ovali nere
- sale e olio d'oliva q.b.
Istruzioni
- Se intendi friggerle, segui il procedimento indicato poi friggi in olio di semi caldo due fette per volta per 3 minuti o fino a quando la panatura è dorata e croccante.
Al forno
- Preriscalda il forno a 190 gradi, funzione statica.
- Copri la teglia del forno con carta forno e ungi generosamente con olio d’oliva. Metti da parte.
- Sistema il pangrattato in un piatto steso e largo.
- Sguscia le uova, aggiungi un pizzico di sale in un piatto e batti con la forchetta.
- Lava e asciuga le melanzane, elimina le estremità e taglia a fette di circa mezzo cm. Tieni da parte per altri utilizzi le fette più esterne che sono più buccia che polpa e utilizza le altre fette.
- Passa una fetta alla volta nel pangrattato, poi nell’uovo, di nuovo nel pangrattato e adagia sulla teglia in modo che le fette non siano sovrapposte.
- Quando hai terminato di impanare tutte le fette, irrora con olio d’oliva, su ognuna aggiungi un pizzico di sale e cuoci in forno già caldo per 20 minuti prima di girare le fette. Prima di rimetterle in forno, distribuisci anche su questo lato un pizzico di sale, altro olio d’oliva (serve per rendere la crosticina croccante, quindi non lesinare). Rimetti di nuovo in forno per altri 20 minuti o il tempo necessario per rendere croccante ma non bruciata la panatura.
- Servi le cotolette calde con un contorno di stagione come una insalata fresca o pomodori al forno.
Consigli
- Di solito, calcolo 2 cotolette a testa.
- Se tagli ogni fetta di melanzana a metà, puoi servirle come aperitivo o antipasto.
- Se le tieni da parte coperte e calde, l'effetto crosticina croccante si perde un po' ma restano buone lo stesso.