Questa panna cotta al melone nasce per caso e per necessità. Ora ti racconto.
Dalla gita settimanale al mercato locale per la spesa di frutta e verdura torno con una cipolla bianca e dolce che, da sola, pesa un kg, tanti pomodori visto che, finalmente, posso di nuovo mangiarli, e poi un pezzetto di anguria, zucchine verdi, lunghe e sottili, e una manciata di zucchine bolognesi, chiare e panciute.
E ancora, un paio di kg di patate, che a casa mia non bastano mai, un mazzetto di basilico e uno di prezzemolo, un melone, una manciata di fichi e le prugne che userò per fare qualche bottiglia del mio ketchup casalingo di prugne (puoi usare anche le susine).
Non resisto, quindi compro qualche piadina che sostituirà il pane in questo periodo di forni chiusi e fornai in vacanza. Per la settimana siamo a posto.
Una volta a casa, taglio a pezzi l’anguria, eliminando i semi, e la metto in frigorifero pronta per essere mangiata. Mentre ripongo gli altri acquisti, penso alle ricette della settimana. Resta ancora solo il melone da sistemare nel cassetto della frutta.
Il melone
Pensavo di usarlo per un risotto prosciutto e melone. Una ricetta che ho preparato per la prima volta a mio marito anni fa, tra mille dubbi da parte sua, e che ora mi chiede tutti gli anni.
Questa panna cotta al melone nasce quindi per caso.
Infatti, dopo avere guardato la home page del blog, ho capito c’era bisogno di un dolce.
Insomma, è estate, nell’orto c’è tanta produzione, voglia di sapori freschi, e poi Ferragosto è alle porte e così ho messo da parte la ricetta che avevo in mente per fare spazio a un dolce di facile e veloce esecuzione che, spero, possa, dare soddisfazione a chi lo farà tra i miei lettori.
So che avrei dovuto programmare questo post qualche giorno fa, per darti il tempo di procurarti gli ingredienti ma dopo avere lavorato per anni come editor, ho scoperto e ammetto che sono più brava a programmare quando si tratta delle cose di altri.
E quindi eccomi qui a proporre la ricetta della panna cotta al melone a pochi giorni dal 15 agosto quando, l’Italia intera chiude per ferie. Tuttavia, per convincerti a rimboccarti le maniche e cucinare, dirò solamente che gli ingredienti sono semplici, di stagione e che molti di loro sono già nella tua dispensa o nel tuo frigorifero.
Panna cotta al melone
La ricetta è classica: latte, mascarpone al posto della panna, zucchero, fogli di gelatina (la cosiddetta colla di pesce anche se è un prodotto totalmente vegetariano). E poi c’è la nota dolce e floreale del melone temperata dalla freschezza della scorza di limone.
Puoi servire la panna cotta così, in purezza, oppure aggiungere delle fettine di melone per decorare la superficie del dolce. Se preferisci puoi caramellare per un paio di minuti delle fettine sottili di melone in padella con poco zucchero per dargli il colore dell’ambra. Infine, il melone può essere tagliato a piccoli cubetti da mettere sopra il dessert o da servire a parte.
Il colore estivo, la consistenza setosa e il profumo invitante, sono elementi che concorrono a rendere questo semplice dolce al cucchiaio elegante nella sua semplicità.
Questa è la prima ricetta di panna cotta che pubblico sul blog e la seconda panna cotta che preparo nel giro di poco tempo, una torta a strati composta da panna, albicocca, cioccolato.
Il fatto che nessuna ricetta di panna cotta sia sinora comparsa sul blog rivela da parte mia una certa mancanza d’amore verso questo dolce al cucchiaio. Sino a questo momento.
Il problema tra me e la panna cotta è sempre stato legato alla sua consistenza visto che è un dolce tanto facile da fare quanto da sbagliare. Nel corso della vita ho assaggiato decine di panne cotte che avevano troppa gelatina e, per questa ragione, erano bocconi di colla allo stato solido.
E visto che il rischio di mangiare una panna cotta cattiva è reale e frequente, ho smesso di mangiarla senza, al contempo, mai decidermi a farla da me. Fino a questa estate quando, nel percorso gastronomico che sto compiendo da qualche anno attraverso il blog e ora la newsletter, era evidentemente arrivato il momento della panna cotta al melone.
La panna cotta non deve semplicemente stare in piedi, quando il cucchiaino affonda deve avere una consistenza morbidamente cremosa, presentarsi liscia e senza grumi e, possibilmente, equilibrata anche una volta che il contenuto del cucchiaino abbraccia il palato. Tra l’altro, lo zucchero contribuisce a rendere la panna cotta un barattolo di colla solida, meglio non esagerare.
Buon Ferragosto, goditi questi giorni di vacanza, famiglia, amici, buon cibo,
Monica
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Panna cotta al melone
Equipment
- stampo rettangolare 18x 8cm
Ingredienti
- 200 g di polpa di melone arancione
- 10 g di gelatina in fogli
- 250 g di mascarpone, fuori frigorifero
- 125 g di zucchero a velo
- 1/2 limone, scorza grattugiata
- 200 ml di latte
Istruzioni
- Taglia la polpa del melone a pezzi dopo avere eliminato semi e buccia esterna, poi frulla la polpa nel mixer fino a quando è liscia e acquosa e metti da parte.
- Metti i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda per circa 10 minuti.
- In una ciotola monta il mascarpone ammorbidito fuori frigorifero con lo zucchero a velo e la scorza grattugiata del limone. Poi metti da parte.
- In un pentolino versa il latte e il frullato di melone e quando accenna al bollore spegni.
- Strizza bene la gelatina ammollata per rimuovere l'acqua in eccesso e aggiungila nel pentolino con latte e melone. Mescola per sciogliere i fogli di gelatina.
- Versa ora il composto sul mascarpone e mescola con una spatola per incorporare in modo che non ci siano grumi. Se serve usa le fruste elettriche.
- Ora fodera uno stampo rettangolare con pellicola alimentare in modo che i bordi fuoriescano dallo stampo.
- Versa la panna cotta nello stampo chiudendo la superficie del dolce con la pellicola, metti in freezer per 30 minuti e poi riponi in frigorifero fino al giorno successivo.
- Per sformare la panna cotta, metti il piatto da portata sullo stampo e capovolgi il dolce sul piatto. Elimina la pellicola e decora.
Consigli
- Prepara il dolce con anticipo, meglio il giorno prima.
- Usa lo stampo che preferisci o anche degli stampi monoporzione.
- Conserva in frigorifero per alcuni giorni.
- Se taglia a fette, puoi congelare la panna cotta già porzionata e conservare per un mese.
2 Commenti
vitaincasa il lato rosa
La panna cotta, concordo con te che è facile da sbagliare. La peggiore mi è capitato di mangiarla in una pizzeria, qualche anno fa: era talmente vecchia che sopra si era formata una pellicola callosa. Anche esagerare con la gelatina è un errore comune: più è solida e più è facile da sformare, e di conseguenza meglio si mantiene alla vista. Però poi all’assaggio non da soddisfazioni.
Monica
Credo che la panna cotta sia il dessert del quale tutti conserviamo almeno un orribile ricordo. Questo perché tutti credono di saperla fare, tanto basta aggiungere zucchero e gelatina a volontà, giusto? Sbagliato, è così che nascono i mostri. Per non dire della conservazione. Visto che non ci sono uova, teniamolo pure nella vetrina frigorifero fino a quando non deciderà di andarsene da sola sulle sue gambe. Ciò detto, quando è buona, è un buon dolce. Buona cucina e un abbraccio, Monica