Passeggio tra le bancarelle di uno dei mercati alimentari che hanno luogo nel mio quartiere tutte le domeniche mattine salvo feste comandate.
Sono una fra tanti, la shopper di cotone ancora floscia appesa alla spalla che pigramente attende di essere riempita.
Guardo la merce dei banchi dove non mi fermo mai e con più attenzione quella esposta dai miei preferiti.
Prendo tempo osservando il tavolo minuscolo dell’uomo che vende aromatiche e fiori naturali, un euro al mazzo. Incredibile che annusare e toccare qualcosa che non darà allergie costi così poco. Il pensiero corre a certi campi sterminati di tulipani che rigogliosi come non mai spuntano ogni anno come per magia dal terreno. Anche se non credo sia una questione di magia ma piuttosto di chimica.
Ritorno alla mia piazza e alla missione da compiere. Camuffata da persona qualunque che gironzola distratta per il mercato, in realtà ho un obiettivo preciso, cioè mettere le mani su quanta più ricotta possibile.
Ponte lungo uguale cucina
Davanti a me si apre fulgida la prospettiva di un week end lungo e previsioni meteo terribili.
Tutte le sere chiedo a mio marito di controllare e lui conferma che è in arrivo una perturbazione che porterà vento freddo del Nord, brusco calo delle temperature e pioggia.
Freddo e tempo libero, da attraversare a passo lento, significano che avrò la possibilità di chiudermi nel tepore della mia cucina per giorni, dimenticando ciò che è fuori per dedicarmi solo a quello che sta dentro, ossia la casa e la mia famiglia.
Per questa ragione ho pianificato con un certo anticipo la spesa.
Nel bel mezzo di un gelido e bagnato temporale non voglio scoprire di non avere abbastanza di quello o di questo.
Ripasso mentalmente ciò che ho già messo da parte tra dispensa e frigorifero mentre scorro velocemente la lista delle cose che mancano.
Verdure di stagione; passata di pomodoro che tocca comprarla visto che l’anno scorso non l’ho fatta; burro; latte; Parmigiano grattugiato che mi servirà per almeno un paio di ricette; prosciutto cotto per il polpettone, una ricetta facile e di buon sapore che manca dalla mia tavola da un po’ di tempo; e ricotta, che poi è l’obiettivo della mia missione di oggi visto che ho intenzione di fare dei tortelloni ricotta e prezzemolo, quelli tipici di Bologna e una torta.
Torta di ricotta
Credo di essere ossessionata dai dolci con la ricotta che spesso chiamo pomposamente torte quando in realtà sono in tutto e per tutto delle ciambelle.
La mia è una questione di famiglia, di eredità trasmessa da mia nonna a mia madre e alla sottoscritta.
Nonna era cresciuta in campagna dove qualche uovo e un po’ di ricotta non mancavano mai.
Il suo repertorio di ciambelle era incredibilmente esteso, e anche vario nei sapori, sebbene gli ingredienti, che variavano in proporzione e quantità, erano sempre gli stessi: farina, uova, zucchero, latte. A questa solida base aggiungeva, naturalmente, aromi, cacao, cioccolato e ricotta. Ogni componente diventava una sfumatura di sapore che rendeva unica e speciale ogni sua creazione.
In effetti la ricotta, di mucca, è sempre stata molto apprezzata e utilizzata in casa mia.
Era il ripieno di tante paste fresche, serviva per ammorbidire le polpette, per farcire gli involtini di lattuga (sul blog trovi la versione di carne) e, infine, era gradita protagonista di tanti dolci.
A causa di un problema di salute che ha fatto impazzire le mie allergie, sono improvvisamente diventata allergica ai latticini e per molto tempo ho dovuto farne a meno. Certo, i prodotti senza lattosio sono un valido surrogato ma, lo stesso, ho sentito nostalgia della ricotta di mucca. Ora che questo problema è rientrato, con moderazione, mi concedo qualche fetta di formaggio prelibato e la mia amata ricotta.
Inutile girarci intorno, avrai già capito che dal mercato sono tornata con un kg di ricotta fresca, e se non sono ancora pronta a parlarti dei tortelloni, non vedo l’ora di lasciarti questa ricetta di torta di ricotta al cacao che mi piace pensare come un dolce fatto, idealmente, a quattro mani con la Sara che avrebbe approvato il risultato finale.
Questa ciambella, soffice e umida, è un dolce da credenza che non ha bisogno di essere conservato in frigorifero restando fresco per diversi giorni.
Buona cucina, Monica
Torte da credenza
Se ti piace il sapore delle mandorle, prova la Torta dei 5 minuti, una tipica ciambella della Via Emilia.
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Torta di ricotta al cacao
Equipment
- stampo a cerniera da 20 cm di diametro
Ingredienti
- 200 g di farina 00
- 1 bustina di lievito non vanigliato da 16 g
- 1 pizzico di sale
- 200 g di ricotta di mucca o mista
- 2 uova regolari
- 120 g di zucchero a velo
- 20 g di cacao amaro
- 150 g di yogurt bianco naturale
- 50 g di gocce di cioccolato
- zucchero a velo per decorare
Istruzioni
- Preriscalda il forno a 180 gradi, funzione statica.
- In una ciotola unisci alla farina il lievito e il sale, mescola e metti da parte.
- In un'altra, schiaccia la ricotta con la forchetta, aggiungi lo zucchero, mescola velocemente e poi unisci le uova. Monta con le fruste elettriche fino a ottenere un composto liscio.
- Aggiungi cacao, farina e yogurt, mescola velocemente con un cucchiaio di metallo e poi amalgama il composto con le fruste.
- Unisce le gocce di cioccolato e mescola con un cucchiaio di metallo.
- Rivesti uno stampo con carta forno inumidita e strizzata, versa il composto e cuoci in forno caldo per circa 35 minuti. Fai la prova cottura con uno stecchino.
- Togli dal forno, lascia raffreddare e spolvera con zucchero a velo.
- La torta si conserva fresca, fuori frigorifero, per alcuni giorni.