Tra hamburger semplici e gourmet e tanti tipi di burger vegetariani, c’è una tale scelta da soddisfare anche i palati più esigenti.
Ma prima di condividere la ricetta del burger di lenticchie e patate, ho una domanda per te. Ricordi quando sulle tavole italiane c’era solo la svizzera?
La svizzera e l’hamburger
Io ricordo bene la bistecca di macinato, pressata e cotta nel tegame.
Non mi piaceva. Mangiarla era una tortura. Soprattutto per chi, come me, è cresciuto con l’imperativo che quello c’era nel piatto si mangiava.
Con la svizzera avevo due problemi: la consistenza e il sapore.
Quelle che acquistava nonna dal macellaio, forse, erano troppo pressate, e si rompevano in briciole che non sopportavo. Infine non aveva sapore, l’impasto del macinato era insipido.
Nulla a che vedere con il saporito e succulento hamburger che avrei scoperto da lì a qualche anno.
Eppure, svizzera e hamburger sono la stessa cosa.
L’origine di svizzera e hamburger
Due nomi diversi che indicano la stessa cosa.
Una polpetta di macinato schiacciata e cotta sulla piastra sfrigolante. All’inizio la carne era di bovino, successive sono le varianti di pollo e tacchino.
Ma l’hamburger, ben presto e a differenza della nostrana svizzera, finisce nel panino e questo passaggio decreta il suo successo rispetto alla svizzera.
I due nomi fanno rifermento alla provenienza geografica del cibo: svizzera contiene una indicazione generica di qualcosa che arriva da Oltralpe. Hamburger è più specifico e significa cittadino di Amburgo (Hamburg + er che è la forma genitiva del tedesco e si traduce come “di”, di Amburgo). Ecco quindi che anche il termine svizzera fa riferimento a una ricetta di matrice tedesca quando svizzero e tedesco potevano essere sinonimi (cantone tedesco della Svizzera).
Amburgo, una importante città portuale tedesca, era il luogo perfetto per la diffusione in Europa dell’hamburger steak, la bistecca che porta il nome della città. E, al seguito degli emigranti tedeschi, arrivò anche in America già nella prima metà dell’Ottocento dove ha conosciuto la sua fortuna grazie al fatto di diventare un panino, quindi un pasto completo, arricchito con verdure, formaggi e salse.
La parola hamburger, così come il termine svizzera, indica solamente il pezzo di carne e non anche il panino.
Burger di lenticchie e patate
Per molto tempo ho cercato di mettere a punto una ricetta di svizzera vegetariana che potesse essere anche un buon burger tra due fette di pane.
Ma il problema era sempre lo stesso: una volta cotto l’impasto restava morbido e si rompeva. Sapore buono, presentazione inaccettabile.
Il burger di lenticchie e patate che trovi qui è, finalmente, una ricetta che funziona.
Aggiungere un uovo nell’impasto è fondamentale ma non tutto.
In cottura resta molto delicato. Per questo nel procedimento consiglio di cuocerlo tra due fogli di carta forno tagliati su misura. In questo modo, quando dovrai girarli, potrai mettere la spatola sotto la carta e questo passaggio, per me, è fondamentale per non rischiare di romperli.
Infine, ultimo consiglio, una volta cotti, lascia al burger di lenticchie un paio di minuti di riposo. In questo modo ha tempo di compattarsi.
Se li congeli, una prova che io ho fatto, non scongelare, tuffali in una padella ben calda e lascia riposare due minuti a tegame scoperto prima di servire (o l’umidità renderà morbido l’impasto).
L’ho apprezzato servito come svizzera, accompagnato da un contorno, sia come burger tra due fette di buon pane, salsa ketchup e maionese, formaggio e verdure.
A te la scelta!
Buona cucina, Monica
Cucina con me
Quando ero piccola, a casa, ho sempre avuto problemi con la bistecca. Ho scritto della mia lotta alla classica fettina QUI, nel post dedicato alle braciole ubriache con rape rosse marinate in olio d’oliva.
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Consiglio
Il burger di lenticchie si può congelare.
Burger di lenticchie e patate
per 4 persone (burger da circa 120g)
Lista degli ingredienti
lenticchie, 160g
patate*, 200g
carote*, 50g
porro*, 30g
uovo, 1
parmigiano reggiano grattugiato, 40g
olio d’oliva, 40g
sale e pepe nero q.b.
mazzetto aromatico (rosmarino, alloro, salvia)
- peso delle verdure già lessate
Procedimento
Lava un rametto di rosmarino (4cm), qualche foglia di salvia e una di alloro.
Asciuga e lega insieme le aromatiche con corda da cucina per fare il mazzetto aromatico.
Scegli delle lenticchie scure che non hanno bisogno di ammollo e cuoci in acqua salata con il mazzetto aromatico fino a quando saranno morbide ma non stracotte (circa 10-12 minuti a fiamma medio-bassa; poi dipende dalle lenticchie: a quelle più grandi occorre più tempo).
Scola, elimina il mazzetto, tieni da parte 20 g di lenticchie.
Schiaccia le patate e taglia finemente carote e porro.
Unisci lenticchie, patate, porro, uovo, parmigiano, olio, sale e pepe nel mixer e frulla fino a ottenere un composto sodo ma appiccicoso. Puoi fare la stessa operazione anche con il frullatore a immersione.
Mescola al composto carote e lenticchie messe da parte, assaggia e aggiusta di sale (se serve).
Ungi un foglio di carta forno e taglia 8 pezzi della misura, circa, dei burger di lenticchie.
Ungi o bagna le dita, dividi il composto in 4 parti uguali, dai a ogni parte forma di polpetta e schiaccia con le mani.
Appoggia ogni burger su un pezzo di carta forno e copri con un altro.
Sistema i burger, con la carta, sul fondo di una teglia e cuoci in forno già caldo a 180 gradi, non ventilato, per circa 20-25 minuti.
A metà cottura, facendo attenzione a non romperli, gira i burger di lenticchie. Metti la spatola sotto la carta forno, sarà più facili girarli.
Prima di servire aspetta qualche minuto, appena usciti dal forno sono ancora morbidissimi.
Puoi cuocerli allo stesso modo anche in padella, appoggiando la carta forno sul fondo unto del tegame.
Cuoci con il coperchio e a fiamma medio bassa per 20 minuti. Quando mancano 5 minuti al termine della cottura, elimina il coperchio e gira i burger (sempre posizionando la spatola sotto la carta forno).