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La Vera Torta o Torta Vera o Torta degli sposi è un dolce tipico della città di Imola, territorio di cultura romagnola che si trova in Emilia e, più precisamente, in provincia di Bologna.

È una ricetta antica, tramandata oralmente di famiglia in famiglia e oggi depositata presso la Camera di Commercio bolognese (2019).

Il suo sapore ricorda quello della Torta di riso della città felsinea, anche se nella Vera Torta non c’è riso.
Come è possibile? Un passo alla volta, prima la storia.

Le origini della Vera Torta di Imola

La presenza nel dolce di zucchero, canditi e mandorle indicano disponibilità economica.
Questa era una ricetta per famiglie nobili ed ecclesiastici.

Infatti la prima traccia della Vera Torta di Imola risale al 1730 e si trova nel libro delle spese della suore del convento di San Domenico di Imola.

Le suore prepararono questo dolce in occasione della festa della beata Vergine del Rosario e, in breve tempo, divenne la torta dei grandi eventi che, all’epoca, erano soprattutto matrimoni.

Questo spiega il motivo per cui è conosciuta anche come torta degli sposi mentre l’origine del nome Vera Torta resta sconosciuto.

Pur essendo buonissima, la trasmissione per via orale del dolce ha limitato la sua diffusione.

Negli ultimi decenni la sua memoria è un po’ sbiadita e molti imolesi confondono la Vera Torta con la Torta di riso tipica di Bologna. O non la ricordano per nulla.

Bene hanno fatto a depositare la ricetta presso la Camera di Commercio di Bologna per rimarcare la sua storicità e l’appartenenza a un territorio.

Vera Torta di Imola o Torta degli sposi

Ricetta e preparazione della Vera Torta

Gli ingredienti sono ricotta vaccina o di pecora, zucchero di canna (nel libro delle spese delle suore domenicane era indicato proprio questo tipo di zucchero che, a quei tempi, era più comune di quello raffinato), mandorle pelate, amaretti, cedro candito, uova.

In questo dolce non ci sono farina, burro, olio e nemmeno lievito. Se usi amaretti senza glutine e ricotta senza lattosio il dolce è perfetto anche per intolleranti a glutine e lattosio.

Per la bagnatura servono liquore di mandorle amare e alchermes. A casa mia si aggiungeva anche il profumo del nocino (se non hai del nocino, sostituisci con Alchermes).

Poi si finisce con una guarnizione di fiori di zucchero, oppure di ghiaccia reale o, semplicemente, di zucchero a velo.

Di una ricetta tramandata oralmente esistono molte versioni che ogni famiglia ha apportato nel corso dei secoli.
E, soprattutto, alcuni ingredienti sono cambiati per adattarsi ai tempi moderni.

Ad esempio, gli speziali vendevano la bagna liquorosa per spennellare la superficie del dolce. E, neanche a dirlo, ognuno aveva la propria ricetta segreta. Oggi nessuno compra questo ingrediente da un farmacista, lo speziale di una volta, semplicemente spennella il dolce a modo suo.

Inoltre, so che nella trasmissione da una generazione alla successiva, una donna della mia famiglia ha introdotto il cacao amaro nella ricetta della torta. Ma nonna non ricordava chi lo avesse fatto e quando. Semplicemente eseguiva la ricetta come sua mamma le aveva insegnato e così l’ha trasmessa a mia madre che ricorda gli ingredienti ma non l’ha mai cucinata e neppure scritta.

In effetti sono la prima della famiglia che scrive e condivide ingredienti e procedimento.

Infine, la Vera Torta assomiglia alla Torta di Riso di Bologna. Sebbene non ci sia il riso, durante la masticazione la mandorla tritata fa pensare al riso. Amaretti e cedro candito, fanno il resto.

 

La Vera Torta è larga ma bassa. E ha un sapore straordinario.

Questo dolce ha bisogno di riposare in modo che i sapori, soprattutto la bagna liquorosa, abbiano tempo di amalgamarsi tra loro. Prepara il dolce almeno il giorno prima di servirla, se puoi anche due giorni prima.

 

Ricette di famiglia

La Torta Vera e io

Da piccola non amavo i dolci liquorosi tranne la Vera Torta.
Mi piaceva così tanto che la chiesi come dolce del mio pranzo della Prima Comunione.
Oltre dei matrimoni, nel tempo, la Torta Vera è stata il dolce di battesimi, comunioni, cresime e riunioni familiari.

In foto puoi vedere una mini me felice di tagliare la Vera Torta versione piccola mentre, quella grande, decorata con la ghiaccia, veniva tagliata e servita.

Per almeno tre decenni ho rimosso il ricordo di questo dolce.
Quando nonna mancò, molti piatti uscirono dalla mia tavola e dalla mia testa.

Poi succede che, a inizio estate, Giuliana, una amica che ho conosciuto tramite Instagram, mi scriva per chiedere informazioni su questa ricetta di cui ha sentito parlare ma che non conosceva. Sorridendo per la coincidenza, rispondo che ho in programma di pubblicarla presto sul blog.

Poi accade anche un’altra cosa ancora.
Dopo qualche settimana mi contatta la redazione del programma TV L’Italia a morsi, condotto da Chiara Maci su Food Network Italia.

Mi chiedono di partecipare al programma come custode della tradizione della cucina di Imola per raccontare dei sapori romagnoli in terra emiliana tipici della mia città. Tra le ricette che ho proposto non poteva mancare la Vera Torta. E così, in un luglio torrido e afoso, l’ho cucinata con Chiara Maci.
A lei, super fan della torta di riso bolognese, è piaciuta e mi ha chiesto persino la ricetta.

La stessa che lascio a te, buona cucina.
Monica

Cucina con me

La Torta di riso (QUI trovi storia e ricetta) di Bologna è un ottimo dessert con una storia antica e molto interessante. La ricetta fa parte della storia della città bolognese dal 1400.

Dello strano legame tra Imola e Bologna e di quello della città felsinea con la Romagna, ho scritto nel post dedicato allo sformato di formaggi (QUI).

Keep in Touch

Vera Torta di Imola

 

Vera Torta di Imola

La Vera Torta di Imola o Torta degli Sposi è un dolce tipico della città di Imola che si prepara senza farina, burro, olio e lievito.
Portata Dolci
Cucina Emilia-Romagna
Keyword Mandorle, Vera Torta di Imola
Preparazione 45 minuti
Cottura 1 ora
Porzioni 8 persone

Equipment

  • 1 stampo tondo, 25 cm di diametro

Ingredienti

  • 100 g di mandorle spellate
  • 70 g di amaretti biscotti
  • 70 g di cedro candito
  • 5 uova normali
  • 150 g di zucchero di canna
  • 300 g di ricotta di mucca o di pecora
  • 20 g di cacao amaro (facoltativo, ingrediente della mia famiglia)

Per la bagna

  • 20 g di Alchermes
  • 10 g di Nocino oppure di Alchermes, da aggiungere al quantitativo indicato sopra
  • 40 g di liquore alle mandorle tipo Di Saronno

Istruzioni

  • Preriscalda il forno a 170 gradi funzione statica.
  • Tosta le mandorle per due minuti in padella poi trita grossolanamente 10 mandorle e finemente il resto, infine mescola e metti da parte.
  • Trita finemente gli amaretti e metti da parte.
  • Taglia il cedro a pezzettini piccolissimi e metti da parte.
  • Separa i tuorli dagli albumi e monta a neve i secondi.
  • Monta i tuorli con lo zucchero fino a rendere il composto spumoso.
  • Aggiungi la ricotta e incorpora con le fruste.
  • Ora aggiungi amaretti e cacao e mescola.
  • Poi versa mandorle e cedro candito e incorpora.
  • Infine, unisci gli albumi montati a neve mescolando con una spatola.
  • Ungi con olio o burro una teglia larga, la Vera Torta è bassa, e versa il composto.
  • Cuoci in forno già caldo per 60 minuti. Dopo un’ora fai la prova con lo stecchino di legno per vedere se è pronta (se esce asciutto significa che è pronta).
  • In un bicchiere unisci Alchermes, Nocino e liquore di mandorle e tieni da parte.
  • Togli la torta dal forno, bucherella la superficie con uno stuzzicadenti e spennella con la bagna liquorosa mentre è ancora calda.
  • Lascia raffreddare e decora con la ghiaccia reale o zucchero a velo.

Consigli

  • Prepara la torta uno o due giorni prima di servirla.
  • Conserva in frigorifero per diversi giorni.

Torta degli Sposi di Imola

4 Commenti

  • Federica
    Posted 11 Febbraio 2023 at 3:38 PM

    Questa è la torta che mia nonna Gigina ci preparava ogni anno per i compleanni di noi sei nipoti e, per essere sicura venisse bene, la faceva cuocere nel forno (panificio) vicino a casa… teneri ricordi

    • Post Author
      Monica
      Posted 14 Febbraio 2023 at 3:27 PM

      Cara Federica, questa per gli Imolesi era la torta delle feste e degli eventi familiari. Peccato che oggi tanti non la ricordino più. E che si sia persa l’abitudine di portare i dolci e i pani da cuocere al forno più vicino. Una volta usava e, credo, creasse un forte senso di comunità. Ma anche i ricordi sono importanti. Buona cucina, Monica

  • Carolina
    Posted 28 Ottobre 2022 at 5:33 AM

    Ho amato la torta di riso, amerò sicuramente la torta di Imola! Ma è già andata in onda la puntata con Chiara Maci?

    • Post Author
      Monica
      Posted 28 Ottobre 2022 at 9:49 AM

      Carolina, spero che proverai questo dolce. Soprattutto se come Chiara Maci ami la torta di riso di Bologna. A oggi no, la puntata non è ancora andata in onda e non ho una data da condividere. La redazione ha scritto che mi farà sapere, e io aspetto! Un abbraccio, Monica

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