F-R-E-D-D-O.
Impegnata a rimestare nel mio cervello come fosse una pentola, ho sentito rimbalzare in testa la parola freddo accorgendomi che i fornelli erano spenti e le idee zero.
Capita anche a una food blogger, sai?
Parlo del blocco dello scrittore, che in cucina si chiama blocco del cucchiaio (lol).
In fondo cucinare è un po’ come scrivere. Per le lettere come per gli ingredienti esiste un numero infinito di combinazioni. Vedi anche tu che cucinare richiede dunque molta creatività, anche quando si tratta del banale pranzo del lunedì.
Ok, lo so che tu puoi mangiare anche senza una mia nuova ricetta.
Ma non è così per la sottoscritta e la mia sempre affamata, seppur piccola, famiglia.
Il processo creativo e una vellutata rustica.
Avvolta in diversi giri di sciarpa e un maglione lungo fino ai piedi modello Alvin Superstar, pensavo con ansia crescente a che razza di lunedì poteva mai essere un lunedì senza ispirazione quando mi sono ricordata che, oltretutto, non stavo affrontando un lunedì qualunque ma la bestia nera di tutti i lunedì.
E’ il famoso Blue Monday, il lunedì di gennaio dove depressione e malumore vincono su tutto. A questo punto, totalmente deresponsabilizzata, mi sono detta che potevo tirare un sospiro di sollievo e farla diventare una di quelle giornate che bisogna prendere così, senza volere fare la punta alle matite, per non uscire pazzi.
Ho aperto la dispensa, ho preso lenticchie e patate e ho deciso che avrei fatto fronte al freddo -e al pranzo- con un’unica abile mossa: vellutata rustica.
Ho cotto le lenticchie e le patate nel brodo vegetale (ma puoi usare anche dell’acqua, solo mettila calda così prende bollore prima). Questa ricetta può diventare da buona a molto buona, aggiungendo semplicemente in cottura un mazzetto aromatico da eliminare alla fine. Se non sai cos’è e come si fa, ti aspetto in fondo al post, dopo la ricetta.
E così ho fatto. E, fra l’altro, ecco pronta anche la ricetta del lunedì.
Buona cucina di sopravvivenza, Monica
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Consiglio
A dispetto del nome, il pepe rosa non è un pepe bensì una spezia dal sapore intenso anche se non piccante. Tuttavia l’anima, che è un po’ legnosa, può risultare poco gradevole. Meglio non usarla. Sbriciola fra le dita la bacca e usa solo la parte colorata.
Ricetta Vellutata rustica di patate e lenticchie
Ingredienti
per 4 persone
lenticchie verdi, 140g
scalogni, 3
patate a pasta gialla, 370g
1 litro abbondante di brodo vegetale
sale, bacche rosa, q.b.
olio evo e un poco di burro
1 mazzetto aromatico di salvia e rosmarino
parmigiano reggiano grattugiato q.b.
Procedimento
In un tegame dai bordi alti fai cuocere, per pochi minuti e con poco olio e burro, lo scalogno tritato finemente.
Aggiungi la patata sbucciata e tagliata a dadini e mescola. Continua la cottura a fiamma medio-bassa, mescolando, per due minuti.
Aggiungi le lenticchie e, mescolando, cuoci per 1 minuto. Ora puoi aggiungere il brodo e portare a bollore. Una volta aggiunto, abbassa la fiamma e continua la cottura sino a quando le lenticchie sono morbide.
Spegni, aggiusta di sale. Passa tutto al minipimer, ma grossolanamente, così che rimanga qualche pezzetto di patate e un po’ di lenticchie intere facendo meritare alla vellutata l’appellativo di rustica.
Sbriciola su ogni fondina di vellutata rustica una bacca rossa, per un sapore più deciso al massimo due, e aggiungi un filo d’olio extravergine d’oliva.
Servi la vellutata calda e con parmigiano reggiano grattugiato a parte.
Il mazzetto aromatico nella vellutata rustica
Si usa nelle preparazioni a lunga cottura, come brodi, zuppe, salse, arrosti e umidi. Ma, ti svelo un piccolo segreto, lo uso anche per trasferire profumo alle pietanze mettendo cibo e mazzetto a riposare insieme in un contenitore ermetico.
Il mazzetto segue le stagioni, occupa poco spazio e se metti le erbe ia bagno in un vasetto, nel frattempo, profumano la cucina. Puoi comporlo a tuo piacere e sperimentare fino a trovare il tuo preferito. Il mio è salvia e rosmarino perché la prima ingentilisce il secondo che tende a essere un po’ prevalente ma, quasi sempre, indispensabile per dare carattere anche a una semplice, timida lenticchia. Per dire.
Il mazzetto si prepara legando le aromatiche con dello spago da cucina così, una volta terminata la cottura, è più facile toglierle dal tegame. Se usi della garza sterile, puoi avvolgerle e fare un pacchettino nel quale aggiungere anche chiodi di garofano, bacche di ginepro o una stecca di cannella senza timore di lasciare qualcosa in pentola e rischiare i denti.