Vorrei leggere un libro sulle nonne per non sentire la mancanza delle mie.
Di solito sono brava a governare i ricordi ma certi giorni è difficile gestire il lato B.
Sì perché i ricordi, come le monete e i vecchi dischi di vinile, hanno due lati.
Il lato A è quello dove i ricordi hanno un impasto morbido che in forno lieviterà; è la memoria delle cose belle che abbiamo vissuto, delle opportunità, di felicità passate e sempre a portata di mano.
Il lato B ti ricorda quello che hai perso, che siano persone o oggetti. Genera malinconia e trasforma i ricordi in una sostanza vischiosa che soffoca pensieri e sogni.
Forse è per questa ragione che pochi giorni fa ho preso dalla libreria il libro che più di tutti mi fa pensare a un libro sulle nonne, il Manuale di Nonna Papera. Sfogliando le pagine del piccolo libro ho sorriso sentendo il lato A suonare (di nuovo) una canzone fatta di parole dolci, carezze profumate, mestoli sporchi di cioccolato e merende divorate. Quando sono arrivata al salame vichingo ho trattenuto il respiro, improvviso e potente un vecchio ricordo mi ha battuto sulla spalla come a voler dire aspettavo qui, tra le pagine del libro, sapevo saresti tornata a recuperarmi.
Ho chiuso il manuale e ho preso il telefono per chiamare mia mamma e chiederle del salame di cioccolato.
Prima, ti racconto una storia
Credo fosse il 2005, e nonna era morta già da tempo, quando io e mia mamma arrivammo alla conclusione che stavamo perdendo il ricordo dei sapori dei suoi piatti, prolifica e instancabile cuoca. Iniziammo a scrivere, con molta calma, una lunga lista di ricette che non volevamo perdere e nel giro di un paio di anni ero pronta a iniziare una delle cose più ardue e faticose della mia vita. L’ho capito solo tempo dopo che quella fatica tracciava una strada che mi avrebbe portata qui, al blog.
Ad ogni modo, il mio obiettivo era quello di recuperare le ricette di casa provandole e riprovandole fino a quando l’intera famiglia, assaggiando, esclamava: è questo, nonna lo faceva così.
Devi sapere che la mia nonna materna ha lasciato un paio di quaderni scritti a mano con le sue ricette, sempre poche rispetto all’ampiezza del suo repertorio, ma tutte sbagliate.
L’operazione di ricostruzione delle ricette non poteva essere più difficile tra ingredienti mancanti e quantità sbagliate.
Nei ritagli di tempo, all’epoca ero molto impegnata con il lavoro, ho cucinato senza sosta.
Alcune ricette hanno richiesto un numero esagerato di prove prima di riconoscere il sapore originale.
Una volta che ho terminato questa parte, ho chiesto ad alcune amiche di aiutarmi a cucinare tutte le versioni finali. Un’altro lavoraccio se posso dirla tutta. Sono, anzi siamo, arrivate alla fine esauste.
E anche se ho recuperato più di cento ricette di famiglia, restano molte lacune che colmo ogni volta che si presenta l’occasione, a volte anche per puro e fortunato caso (come è successo con il tiramisù di nonna).
Il salame di cioccolato, che nel Manuale paperesco si chiama vichingo, mancava all’appello.
The Slow Food Dictionary to Italian Regional Cooking cita la ricetta attribuendola a Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto dove lo puoi trovare anche come salame moro per via del colore scuro.
Anche in Sicilia e Toscana è molto diffuso.
Di recente ho condiviso sul blog la ricetta del salame matto tipico della tavola di Pasqua.
Così ho pensato che anche questa, un’altra ricetta che rimanda sempre alla tavola pasquale e a una preparazione diversa da quella evocata nel nome, doveva trovare posto tra le pagine virtuali del mio diario di cucina.
Lungo la Via Emilia, il salame di cioccolato era infatti una preparazione tipica del periodo pasquale ma, attenzione, non successivo alla Pasqua. La sua preparazione per riciclare il cioccolato delle uova è molto recente.
Le origini della ricetta sono incerte e, forse, mai come questa volta mi interessano poco.
È una tipica preparazione casalinga e credo che le sue origini siano equamente distribuite nelle credenze di tutte le nonne d’Italia, passate, presenti e future.
Il salame di cioccolato di nonna Sara
Mamma mi ha raccontato che nonna faceva il salame di cioccolato usando burro montato a pomata con lo zucchero a velo, poi aggiungeva cacao, un uovo, un tappo di Marsala e non di rum, scorza del limone per esaltare il sapore cioccolatoso del dolce.
Marsala e scorza di limone non li ricordavo tra gli ingredienti, così ho ringraziato la mamma che è sempre contenta quando sa che sono al lavoro per recuperare una ricetta della nonna.
Per fortuna mamma ricordava un altro dettaglio importante della ricetta: biscotti, cacao e zucchero vanno nella stessa quantità. Per una volta non è stato difficile ricostruire il suo sapore.
Dalla ricetta ho deciso di eliminare l’uovo, se lo usi scegli uova freschissime o procedi con la pastorizzazione.
Il salame di cioccolato era anche il dolce di tante feste di noi bambini. Era una gioia vederlo sul tavolo del buffet, tagliato a fette ben disposte su un piatto tra pizzette e panini imbottiti.
Quando il salame di cioccolato era per un’occasione che prevedeva anche la presenza degli adulti, non mancava mai una grande ciotola di panna montata servita a parte.
Se vuoi puoi aggiungere 100 g di cioccolato fondente (da sostituire a 100 g di burro).
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Salame di cioccolato
Equipment
- spago da cucina, q.b.
- fruste elettriche
Ingredienti
- 200 g di burro ammorbidito fuori frigorifero (mettilo fuori frigo alcune ore prima di usarlo) puoi sostituire 100 g di burro con 100 g di cioccolato fondente sciolto
- 100 g di zucchero a velo
- 100 g di cacao amaro
- scorza grattugiata di 1/2 limone
- 1 pizzico di sale
- 100 g di biscotti secchi
- 1/2 tappino di Marsala (facoltativo)
- q.b. di zucchero a velo per spolverare il salame
Istruzioni
- Sistema il burro morbido in una ciotola capiente.
- Unisci lo zucchero al burro e monta con le fruste elettriche fino a quando la crema sarà lucida e morbida.
- Aggiungi cacao, scorza del limone, sale, Marsala e amalgama gli ingredienti usando le fruste.
- Sbriciola grossolanamente i biscotti e uniscili alla crema di cacao (al taglio i biscotti devono creare l'effetto dei grassetti del salame).
- Mescola con una spatola.
- Se il composto è sodo, versalo su un foglio di carta forno e aiutati con la carta per imprimere una forma cilindrica. Avvolgi nella carta e fai riposare in frigorifero per 3 ore.
- Se, al contrario, il composto è morbido, copri la ciotola con pellicola e, prima di dargli forma di salame, fai riposare in frigorifero per due ore o per il tempo necessario. Trascorso questo tempo, non importa se il composto è duro, dopo pochi minuti a contatto con le mani calde potrai dargli facilmente forma di salame. Avvolgi nella pellicola e riponi in frigorifero per 3 ore.
- Quando il salame di cioccolato ha riposato, passalo nello zucchero a velo, legalo come fosse un salame e servilo tagliato a fette su un tagliere con panna montata a parte.
- Conserva in frigorifero per 5 giorni e in freezer per 2 settimane.