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Frollini di grano saraceno e i rituali del cibo

Frollini rustici di grano saraceno

È un biscotto rustico e semplice. Quindi, prendi carta e penna e trascrivi la ricetta nel tuo ricettario di casa. Da oggi avrà una pagina in più e un nuovo sapore.
Quello dei frollini di grano saraceno.

Perfetto per colazione e merenda o come sgranocchio dopo-cena (senza sensi di colpa).
E qui si apre lo spazio per una piccola confessione.

Difficilmente mangio biscotti a colazione. Per me, infatti, è quasi sempre  salata.
Ma guai a non averne la sera dopo cena, quando finalmente raggiungo il divano e addormento i pensieri contando biscotti. È uno dei miei piccoli rituali legati al cibo.
Tu ne hai?

Frollini rustici di grano saraceno

I rituali del cibo.

Di recente ho letto che rappresentano l’ossatura della giornata e ci definiscono come singoli oltre che in relazione agli altri e alla comunità d’appartenenza.

Giorno dopo giorno, aggiungo io, diventano lo scheletro che sostiene una intera vita.
Colpisce pensare che un semplice rituale, come quello di mettere le candeline sulla torta di compleanno, renda più intenso il sapore di un cibo.

Rituali e liturgie.

Ogni rituale si celebra con la sua, più o meno immutata, liturgia.
Pensa al rito napoletano di invitare per il caffè come un gesto di ospitalità su cui Edoardo De Filippo ha scritto una pagina mirabile nella commedia Questi fantasmi.
Il rito e liturgia del caffè napoletano sono imprenscindibili.

E ancora, non mi viene in mente rituale a più alta densità liturgica della cerimonia del tè giapponese.

Alcuni rituali sono legati a un momento e parlano di un tempo solo nostro. Intimo e privato.
Per alcuni si tratta del piacere di salutare il giorno svegliandosi molto presto. Anche il silenzio fa parte del rituale. Così come guardare il cielo che si tinge di rosso mentre il sole sorge tenendo la tazza del caffè stretta tra le mani.

Altri si consumano in gruppo. Penso ai colleghi d’ufficio che una volta la settimana fanno l’aperitivo insieme. Agli amici del calcetto e alla pizza dopo partita. Ma anche alle cene che storicamente precedono e seguono il Palio di Siena e che uniscono i membri di una stessa contrada.

Molti rituali raccontano di noi e della nostra famiglia.
L’abitudine di festeggiare la Vigilia o il pranzo di Natale e quali cibi portare in tavola, quasi sempre, discendono dalle nostre abitudini familiari. Spesso continuiamo a cucinare una certa ricetta perché evoca cari ricordi di care persone. Nei commenti al post di oggi che ho pubblicato su Instagram, Alessia ha scritto che i suoi rituali legati al cibo sono tantissimi, come la prima tigella mangiata vuota e condivisa tra tutti i familiari per sentire come sono venute.

Nel corso della vita alcuni rituali cambiano per lasciare posto ad altri. Spesso i rituali connessi al cibo sono indotti e li perpetriamo senza neppure accorgerci di quanto siano radicati in noi.

Se provi a fare la tua lista, forse resterai sorpreso da quante abitudini associate al cibo hai anche tu. E se ti va di condividere, ti aspetto nei commenti, dopo la ricetta.

Frollini rustici di grano saraceno e i rituali del cibo

Tra i miei rituali, sono molto legata a questa abitudine.

La colazione con la mia canina Emma.
Se devo uscire troppo presto o di corsa, sento la mancanza per tutto il giorno di quel breve momento, solo nostro, che mi dà grande gioia. Quando esco dalla cucina la trovo sul divano, fiera come una principessa. E quando il cibo termina resta lì, immobile, perché sa che poi sono baci e coccole.

Tra i miei rituali del cibo, uno è legato alla preparazione dei biscotti. Una volta sfornati, il primo lo faccio sempre assaggiare. Come faceva nonna con me. Il primo non era mai per lei e lo stesso faccio io.

A proposito di biscotti. Ho sentito dire che in una casa felice, i biscotti cantano nella credenza. Rendi la tua casa un posto felice.

Buona vita, Monica

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Frollini rustici di grano saraceno e i rituali del cibo

Consigli.

Se conservi i frollini in una scatola di metallo, si mantengono fragranti a lungo.

La farina di grano saraceno, che a dispetto del nome non deriva dalla molitura di un cereale, è naturalmente senza glutine. Se sostituisci la farina di grano duro con fecola di mais, i frollini diventano senza-glutine.

Per imprimere il motivo home made sul biscotto ho usato il taglia biscotti e timbro di Tescoma.

Ricetta dei frollini di grano saraceno


Per molti biscotti


Farina di grano saraceno, 200g
Farina di grano duro, 100g
Zucchero di canna, 40g
Zucchero di canna grezzo, 60g
Burro, 150g
Latte, 10g circa
Uovo, 1
Estratto naturale di vaniglia e sale, q.b.


Procedimento


In una ciotola mescola farine e zuccheri.

Aggiungi l’uovo e il burro freddo tagliato a tocchetti. Inizia a impastare aggiungendo il latte poco alla volta.

Avvolgi l’impasto nella pellicola, e lascia riposare per un’ora, in frigorifero.
Poi stendi l’impasto sottile, 4mm circa, usando il matterello.

Per dare la forma ai frollini usa uno stampo per biscotti o un bicchiere.

Rivesti una teglia con carta forno e cuoci in forno già caldo, 180 gradi C (funzione statica), per circa 20 minuti. Fai attenzione alla seconda infornata che, di solito, ha bisogno di meno tempo per cuocere.

Lascia raffreddare su una gratella prima di riporre.

Frollini rustici di grano saraceno e i rituali del cibo

 

2 Commenti

  • Vito
    Posted 5 Maggio 2020 at 11:25 PM

    Riporto parte del tuo post
    “Rivesti una teglia con carta forno e cuoci in forno già caldo, 180 gradi C (funzione statica), per circa 20 minuti. Fai attenzione alla seconda infornata che, di solito, ha bisogno di meno tempo per cuocere.”

    Perché dici fai attenzione alla seconda infornata ? Non dura 20 minuti la cottura ?

    Grazie per l’attenzione

    • Post Author
      Monica
      Posted 6 Maggio 2020 at 11:43 AM

      Buongiorno Vito, la definirei quasi una delle tante regole “non scritte” della cucina. E con le ricette, mi piace condividere anche quei piccoli segreti che ho appreso vedendo le donne di casa cucinare o, in seguito, provando, sbagliando e imparando dai miei errori. Quando fai più infornate, la temperatura del forno tende a salire e i biscotti, che sono piccole quantità di impasto a contatto diretto con la teglia, potrebbero avere bisogno di qualche minuto in meno di cottura. Poi dipende anche dal forno e dai gusti (c’è chi li vuole più cotti e chi meno). Il mio suggerimento è dunque di controllare e, in generale, di tenere sempre d’occhio la cottura ogni volta che facciamo una ricetta per la prima volta. Sia che si tratti di cottura nel forno che sul fuoco, alcune variabili infatti possono determinare un risultato deludente nonostante una esecuzione alla lettera. Verificare passo passo fa parte di quella pratica che un po’ alla volta diventa esperienza e perfetta conoscenza dei propri elettrodomestici. Nel frattempo, chi è alle prime armi ha bisogno anche di questo tipo di suggerimenti. Sapendolo, da ragazza avrei bruciato qualche biscotto di meno. Anche se in effetti ricordo teglie di biscotti bruciacchiati ugualmente finite in pochi minuti. Bei ricordi di cucine affollate di amici. Buona cucina, Monica

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