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Carpigiani, l’eccellenza del gelato “made in Bo”

Carpigiani, l'eccellenza del gelato "made in Bo"

Le macchine Carpigiani sono ovunque nel mondo, così come da tutto il mondo arrivano a Bologna gli studenti della Gelato University.

Ebbene si. A Bologna esiste l’Università del gelato. Lo sapevi?
E proprio qui, alle porte di Bologna, i futuri Maestri gelatieri imparano l’arte del gelato e la differenza tra gelato e ice-cream. Tra un prodotto artigianale e uno industriale.
Non cattivo o disprezzabile, semplicemente diverso.

Gelato vs ice-cream

Secondo un’importante indagine di mercato i consumatori italiani conoscono la differenza tra gelato artigianale e industriale, cosa che non è altrettanto frequente all’estero.

Il gelato è un prodotto da consumare fresco. L’ice-cream lo compri e passa, senza problemi di deperibilità del gusto, da un congelatore all’altro: da quello del supermercato a quello di casa.

L’ice-cream inoltre si può acquistare in qualunque supermercato. Al contrario, individuare la gelateria più buona, comporta tanti assaggi e, a volte, di fare tanta strada per arrivarci.

Le differenze tra un prodotto industriale e uno artigianale, sono molte.
Ecco un riassunto delle principali:

Industriale  vs Artigianale

  • Grande produzione vs Piccola produzione
  • Ingredienti a lunga conservazione vs Ingredienti freschi
  • Gelato stoccato vs Gelato fresco
  • Vendita indiretta (bar, supermercati)  vs Vendita diretta
  • Pubblicità: tv, giornali vs Pubblicità: qualità e passaparola

Un po’ di storia

Le origini del gelato sono molto antiche.
Quello consumato da faraoni d’Egitto e imperatori romani era un antenato poco somigliante al prodotto che conosciamo oggi. La mancanza di elementi atti alla conservazione era un impedimento non da poco!

La parola araba sharbat, che significa bevanda e succo (e da cui sembra derivare la stessa parola sorbetto), indicava quella che in fondo era poco più di una purea di frutta ghiacciata. Nella scatola dei ricordi affonda l’aneddoto secondo il quale fu un discepolo di Maometto a inventare il primo sistema di congelamento. Un contenitore di sale e ghiaccio, capace di trasformare questi succhi in bevande ghiacciate.

Tanto nel Mediterraneo quanto in Oriente troviamo tracce di questa identica passione. Nel Milione di Marco Polo leggiamo della tecnica per congelare che fu messa a punto dai cinesi.

Un salto nella modernità…

e la “tracciabilità” di questa storia diventa più facile.

Bisogna aspettare il Rinascimento e le grandi corti europee per entrare nella storia del gelato che porta sino a noi. Le ricette di sorbetti e dei (quasi) gelati che troviamo nei grandi ricettari dell’epoca, sono via via perfezionate dai grandi cuochi. Sino a diventare il prodotto che oggi consumiamo.

Nel 1770 il genovese Giovanni Bosio è il primo ad aprire una gelateria negli Stati Uniti a New York. Il brevetto dello stampo per cialde e l’invenzione del sistema di miscelazione e mantecazione appartengono invece al XX secolo, e sono sempre a opera di italiani.

Nel 1946 a Bologna i fratelli Carpigiani sviluppano il prototipo di macchina per gelati detto ‘autogelatiera’ e fondano l’azienda metalmeccanica dal cuore più dolce che ci sia.

L’azienda dei fratelli Carpigiani è oggi l’azienda leader nel mondo delle macchine e delle attrezzature per la produzione e la vendita del gelato artigianale. E questa di per sé (in questi tempi di crisi nera), ha già le caratteristiche per essere una storia del food. Ma c’è dell’altro. Qualcosa di importante.


Vorrei ringraziare Carpigiani, e le mie guide Caterina e Michela, per l’ospitalità.
E Brunella, Maestra Gelatiera che mi ha guidata nel corso, teorico e pratico, per fare il gelato.

Foto di copertina: Unsplash.

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