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Bustrengo: dolce svuota dispensa della tradizione romagnola

Bustrengo cake of Romagna

Il bustrengo è un dolce svuota credenza della tradizione contadina romagnola.

Per alcuni è una ricetta della Romagna di collina, per altri della zona di pianura.
Nella provincia di Forlì-Cesena, il paese di Borghi gli dedica una festa.
Di certo è diffuso in buona parte della Romagna e oltre.

È una ricetta antica che lo studioso Graziano Pozzetto, conoscitore delle cucine di Romagna, definisce la torta della famiglia contadina per il fatto di essere preparata con gli ingredienti che solitamente sono disponibili in dispensa.

Bustrengo di Romagna

Il dolce romagnolo svuota dispensa

È un dolce tipico del periodo invernale, povero ma ricco per numero di ingredienti.
Il bustreng, in dialetto romagnolo, non è da confondere con il borlengo, una preparazione emiliana completamente diversa. Ma è parente del bustrengolo umbro ed è diffuso, oltre che in Romagna, nella zona contigua del Montefeltro marchigiano.

Le origini del bustrengo sono molto antiche e il significato del nome, probabilmente di epoca barbarica, non è chiaro.

Anche se il dolce presenta delle variazioni da zona a zona e da famiglia a famiglia, la farina di mais è l’ingrediente che caratterizza la preparazione.

Con alcune eccezioni. Ad esempio, in Valmarecchia, Romagna, la farina di castagne rimpiazza quella di mais. Mentre in altre valli sono la farine di ceci o il riso che sostituiscono il mais.

Tra gli altri ingredienti che, di solito, fanno parte del bustrengo, ci sono anche pangrattato, miele, frutta secca, agrumi, mele. La presenza delle mele non è una costante ma ricorre con frequenza.

La versione di bustrengo con cacao e spezie è più recente.

Sono felice che le ricette della tradizione sopravvivano grazie a piccoli adattamenti che rendono più attuale il loro sapore.

È un dolce che, da cotto, ha la consistenza di una torta di pane.
Mentre, prima della cottura, l’impasto ricorda una polenta morbida e, non a caso, si usava cuocerlo su una teglia o in un tegame di rame.

Del bustrengo esistono anche versioni salate e in alcune ricette il parmigiano grattugiato si mescola con miele o zucchero.

Bustrengo: ricetta romagnola

Il bustrengo di nonna Sara

Nonna Sara lo faceva a occhio.
Del bustrengo non abbiamo nessuna nota scritta che indichi gli ingredienti, non dico le quantità. E non poteva essere diversamente perché lo preparava aprendo la dispensa e usando quel che c’era.

Metteva tutti gli ingredienti sul tavolo e, di solito, non li pesava nemmeno.

In una ciotola univa gli ingredienti secchi e, sempre mescolando aggiungeva il latte, formando una polenta morbida dove poi aggiungeva scorza di limone, uvetta e noci.
E le mele. Nonna aggiungeva le mele grattugiate e non tagliate a pezzettini piccoli come fa la maggior parte.

Per questa torta, ho fatto come avrebbe fatto nonna. Ho aperto la dispensa, ho preso gli ingredienti e ho disposto tutto sul piano di lavoro. Ma io, a differenza di lei, ho pesato ogni ingrediente per permettere anche a te di fare questo dolce.

Come spesso succede con le farine cosiddette povere (mais, castagne o ceci) la lavorazione prevede di aggiungere acqua o olio. Il burro era troppo costoso per i contadini più poveri.

Ultima nota sul miele. Senza lasciar raffreddare il dolce, spalma del miele sulla superficie, stendendolo con un pennello. Poi lascia raffreddare prima di tagliare.

Buona cucina, Monica

Cucina con me

Sul blog trovi la ricetta (QUI) del Castagnaccio, detto anche pane dei poveri. Un altro dolce della tradizione contadina che si prepara con poco zucchero, farina di castagne e acqua.

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Bustrengo: il dolce svuota dispensa

Bustrengo romagnolo (di nonna Sara)

per 4-6 persone
teglia diametro 15 cm
Lista degli Ingredienti

farina di mais, 100g
fecola di patate o farina 0, 75 g
pangrattato, 50g
latte, 500ml
1 uovo
olio d’oliva, 35g
1 mela
zucchero di canna, 50g
uvetta sultanina, 50g
succo e scorza di un limone naturale
un pizzico di sale
miele, uno o due cucchiai

Procedimento

Preriscalda il forno a 180 gradi.

Metti le uvette in una tazza piena di acqua calda per ammorbidirle.

Mescola le due farine, lo zucchero, il pangrattato, il sale.

Aggiungi anche l’uovo, l’olio, il succo del limone e, mescolando, versa il latte fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi, simile a una polenta lenta.

Unisci le uvette scolate dall’acqua, la scorza grattugiata del limone e la mela grattugiata e mescola.

Ungi una teglia da forno, versa il composto e cuoci in forno caldo per circa 50 minuti.

Sforna, spennella la superficie con del miele e lascia raffreddare prima di tagliare a fette o cubotti.

Bustrengo di Romagna

4 Commenti

  • Ileana
    Posted 24 Luglio 2023 at 12:20 PM

    Meraviglioso per sapore, consistenza, ricetta!
    Una domanda: come posso farlo senza glutine? È sufficiente il pangrattato sia di pane senza glutine, o serve qualcosa per avere la stessa consistenza dopo la cottura?
    Ti ringrazio e sono felice di averti scoperta; i tuoi racconti creano immagini sensoriali; le ricette stimolano la conoscenza e quindi la creatività. Grazie Ileana

    • Post Author
      Monica
      Posted 24 Luglio 2023 at 2:52 PM

      Cara Ileana, ti ringrazio tantissimo per quello che scrivi. Il mio cuore ha fatto diverse piroette e ancora ne sta facendo! Venendo alla tua domanda: premetto che non l’ho mai fatto senza glutine ma penso che la consistenza non sarà tanto diversa in considerazione della piccola quantità di pangrattato che occorre. Per quello che riguarda la farina, se hai voglia di provare una versione rustica, ti consiglio di usare il grano saraceno. Buona cucina, Monica

  • Ale
    Posted 1 Marzo 2022 at 7:32 AM

    Ma che bontà!

    • Post Author
      Monica
      Posted 6 Marzo 2022 at 4:15 PM

      Grazie Alessandra, è una ricetta antica eppure contemporanea. È un dolce leggero, senza troppi senza di colpa. Anzi con la gioia di dare nuova vita a una ricetta un po’ dimenticata. Buona cucina, Monica

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