Quando il contadino è femmina.
L’impresa biologica di Chiara Boschi è una storia del food dedicata a una azienda agricola e soprattutto a una giovane donna che ha deciso di cambiare la sua vita di grafica e diventare contadina.
Chiara Boschi.
Questa storia del food ha un prima e un dopo. Prima c’è Chiara che vive in città, frequenta l’istituto d’arte e lavora come grafica. Dopo c’è Chiara che vive in campagna, diventa imprenditrice agricola e gestisce la sua azienda da sola con l’aiuto della madre. Si, da sola…
Sveglia presto, giornate lunghe, tanta fatica, molte incertezze e la frutta pagata pochi centesimi al chilo. Siamo in quella parte di terra che gli emiliano-romagnoli chiamano ‘la bassa’. La bassa non sale verso gli Appennini che poi diventano Toscana. Questa campagna declina piano piano fino al mare, l’Adriatico. Oggi la bassa è un susseguirsi di campi e poderi ordinati, di vecchie case contadine e di tante storie del food che aspettano di essere raccontate.
E l’azienda agricola Chiara Boschi.
In questa storia c’è una giovane donna che, dopo la morte della nonna, non si decide a fare la cosa più ovvia, vendere la terra e la casa annessa. Chiara ha già la sua vita in città. E poi è una donna, senza nessuna esperienza in campo agricolo. Eppure… decide di seguire l’istinto e di non vendere.
Quando la famiglia le chiede: chi si occupa ora dell’azienda agricola? Chiara racconta di avere risposto semplicemente “io”. Questione chiusa. Chiara è alta, magra, bella e riflessiva. Non è taciturna, ma non butta neppure via le parole. E’ che ha sempre tanto lavoro da fare. Ed è così da quando si trasferisce in campagna e letteralmente si mette a imparare il mestiere andando “a scuola” dagli altri contadini.
Bio, cioè?
L’azienda è biologica e certificata Icea. Con tutto quello che comporta oggi -in Italia- essere un produttore bio: i controlli per la certificazione li paga il produttore. Biologico non significa solamente a ridotto impatto ambientale e certificazioni. Comporta anche di dovere ricreare e mantenere un habitat giusto e accogliente per insetti e animali, fatto di boschetti e siepi.
Ascolto il racconto di questa giovane donna seduta attorno a un grande tavolo di legno. Siamo in una bella cucina dove spiccano un grande e antico camino, vecchi mobili di recupero che lei stessa ha sistemato, vecchi utensili da cucina della nonna che ancora oggi assolvono perfettamente il loro compito. Beviamo un succo che sembra una spremuta di frutta fresca. Ed è subito chiaro il motivo per cui il successo iniziale dell’azienda agricola si è basato, in buona parte, sul passaparola.
La produzione dell’impresa agricola è ampia. Inizia in primavera con le fragole (coltivate senza serra o tunnel a terra) e basilico da seme. In luglio e agosto arrivano le pesche e poi le pesche tardive (più adatte per preparare le pesche sciroppate) ma anche zucchine e pomodori.
In autunno poi ci sono giuggiole, mele cotogne, melograni e cachi.
I vasetti.
Nel 2012 Chiara allarga la sua attività. Inizia a destinare parte della produzione alla trasformazione e nasce così una linea di prodotti biologici che porta il suo nome. Confetture, succhi di frutta, pesto di vari tipi, Ketchup homemade, pesche sciroppate, passate di pomodoro, composta di pomodoro verde. Il laboratorio dove Chiara conferisce il prodotto fresco per la lavorazione è a km zero visto che si trova in Romagna, in un paesino nella vicina provincia di Forlì.
E’ stato il passaparola a premiare il lavoro di Chiara. Da un anno all’altro la passata di pomodoro è sempre prenotata e lo stesso vale per tanti altri dei suoi prodotti, come le fragole. Un vero e proprio “must have” per chi vuole preparare in casa la propria confettura di fragole.
Se d’estate il lavoro si svolge prevalentemente in azienda, in inverno Chiara ha più tempo per partecipare ai mercati contadini e vendere i suoi preziosi vasetti. Questa azienda fa parte della rete di Slow Food.
Come e quando visitare l’azienda di Chiara.
Visitare l’impresa agricola con Chiara è un vero piacere, fuori dalla vecchia cucina splende il sole luminoso di un bel cielo di primavera e splende anche Chiara mentre parla dell’azienda e del suo -pur- duro lavoro. La nostra visita ha luogo in primavera e la campagna imolese regala colori inattesi e intensi. I fiori dei peschi e degli altri alberi. Il verde dell’aia e degli animali che girano liberi. Galli e galletti che cantano il loro chicchirichi, galline, pulcini, oche e l’incessante ronzio delle api.
Alla mia domanda, qual è l’aspetto peggiore del lavoro, Chiara risponde da vera contadina: l’incertezza del tempo. Prima di salutarla le chiediamo anche cosa le piace di più di questa vita. Nella risposta risuonano parole che diventano note danzanti di una poesia: stare all’aria aperta e vedere le coccinelle. Il tempo di un sorriso e Chiara è già al lavoro.
Nonostante la durezza di questa vita e le molte difficoltà di ordine burocratico, abbiamo incontrato una donna e una imprenditrice agricola che guarda ancora alle cose con occhi e cuore da contadina.
Se avete occasione e siete di passaggio, scrivetele una mail e andate a trovarla per conoscere la sua azienda e assaggiare i suoi prodotti!
Da qualche tempo, l’azienda agricola è diventata anche agriturismo: Podere Zampiera Vecchia è l’indirizzo giusto per godere la bellezza della campagna romagnola.
Monica
Azienda Agricola biologica Boschi Chiara
Via Rondanina 27, Imola
Keep in Touch
Per restare sempre aggiornato e non perdere nuove ricette e articoli, iscriviti alla newsletter di Tortellini&CO. Niente spam, solo cose carine.